Si trova nelle viscere della penisola dello Yucatan in Messico: scorre per oltre 154 chilometri sotto terra
YUCATAN (MESSICO) – Fino ad ieri erano state esplorate solo alcune delle sue grotte subacque, ma non si immaginava neppure che appartenessero ad un fiume sotterraneo: invece Stephen Bogaerts e la sua compagna tedesca Robbie Schmittner hanno scoperto lo scorso mese nelle viscere della penisola dello Yucatan in Messico il fiume sotterraneo più grande del mondo. I due sub hanno speso gli ultimi 4 anni della loro vita a esplorare questo territorio: alla fine hanno scoperto che il sistema di Sac Actun, un insieme di grotte sottomarine, è direttamente collegato con un altro sistema di grotte «il Nohoch Nah Chich» e insieme formano un fiume sotterraneo di 154 chilometri e 783 metri.
RECORD – Il fiume scoperto nelle viscere dello Yucatan è il più lungo del mondo e ha superato il record detenuto dal fiume, «Ox Bel Ha» che si trova sempre in Messico e misura 146 chilometri e 761 metri. I due sub sono entrati nel sistema separatamente lo scorso 23 gennaio e hanno superato diversi tunnel e grotte prima di trovare il punto di connessione dei due sistemi che prima di allora non era mai stato trovato da nessun esploratore subacqueo
LAVORO RIPAGATO – «E’stato come mettere la bandiera sull’Everest» ha commentato il sub Bogaerts, che afferma che il duro lavoro è stato ripagato. «Ancora adesso non crediamo di avercela fatta». La Penisola Yucatán, in particolare l’area che si trova a sud della città di Cancún è piena di grotte sotterranee. Nel corso dei millenni un’enorme quantità di pioggia è penetrata dalla terra fino alle grotte ricavando un labirinto sotterraneo straordinario, dove poi si sono formati questi fiumi sotterranei.
RISPETTO DELL’AMBIENTE – Secondo Bogaerts numerosi sub come lui si possono considerare le «mani e gli occhi» di geologi, biologi e di altri scienziati che sono affascinati dall’incredibile sistema idraulico di cui si sono serviti per secoli i Maya e che rimane la principale risorsa di acqua fresca per l’industria del turismo. Secondo Bogaerts adesso bisogna far in modo che cresca la coscienza ecologica delle industrie del turismo che si trovano in questa regione. La scoperta di questo fiume sottorraneo è qualcosa d’incredibile, ma ciò rende ancora più vulnerabile il sistema sottorraneo: contaminando una sola parte del sistema, si rischia di contaminare l’intera ricchezza sotterranea. «Il rispetto dell’ambiente sta crescendo – afferma il sub – ma esso devo essere in equilibro con la velocità dello sviluppo».