Sour Cream (salsa)

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La sour cream (quella bianca nella foto) è una salsa che accompagna Nachos, Tortillas, Tacos ecc…

E’ fatta con una base di panna acida, che si trova difficilmente in Italia, ma la si riesce a ricavare lo stesso.

Ecco come dovete fare:
Prendete una confezione di panna fresca da cucina, aggiungete uno o due cucchiaini di yogurt bianco e un po’ di limone (qualche goccia). Mescolate tutto, coprite e mettete in frigo per 24 ore.

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Nachos

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Ottimo come antipasto e piatto facilissimo da preparare.

Ingredienti:
– 1 confezione di nachos messicani (quelli triangolari)
– 1 peperone (o jalapenos)
– Formaggio Edam o in alternativa anche la fontina o ancora meglio la salsa di formaggio (che trovate al supermercato tra i cibi etnici)
– Pico de Galo (vedi ricetta qui sul blog)
– Guacamole (vedi ricetta qui sul blog)

Accendete il forno e portatelo a 200°. Utilizzate un contenitore che potete mettere in forno tipo una pirofila, un piatto, o qualcosa di simile. Stendete uno strato di nachos ed iniziate a guarnire con il peperone tagliato a striscioline, e il formaggio tagliato a cubetti (o meglio ancora a striscioline).
Lasciate in forno fino a quando il formaggio non si sarà fuso. Quando sfornate aggiungete del Pico de Galo e/o Guacamole a vostro piacimento.

San Valentino: in Messico battuto il record del mondo dei baci

Nel giorno di San Valentino, il Messico ha battuto il “record del mondo dei baci” con oltre 40 mila persone che si sono abbracciate e baciate contemporaneamente nella piazza centrale della capitale messicana. Londra deteneva il precedente record con 32 mila persone. “Ci sono 42.225 persone in piazza, ma sfortunatamente non tutte hanno partecipato al record. Il numero dei partecipanti è di 39.897 e hanno stabilito per il Messico il nuovo record di persone che si baciano contemporaneamente” ha annunciato alla folla il responsabile per l’America dei Guinness dei Primati, Carlos Martinez.


Scoperto sepolcro di guerrieri Atzechi nel centro di Città del Messico

CITTÀ DEL MESSICO – Sono molte le domande che ancora non hanno risposta attorno al ritrovamento di un sepolcro in cui, centinaia di anni fa, furono seppelliti i corpi di alcuni guerrieri aztechi. La scoperta è stata fatta da un gruppo di archeologi nel centro di Città del Messico. Il ritrovamento è avvenuto scavando fra le rovine della piazza Tlateloco, ultimo bastione di resistenza azteca all’invasione spagnola guidata da Hernan Cortez nel XVI secolo, attualmente in pieno centro storico della capitale messicana.

GUERRIERI – I 49 corpi ritrovati sono stati riconosciuti come guerrieri per varie caratteristiche, ha spiegato Salvador Guilliem dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (Inah): sono infatti in maggioranza uomini giovani e di alta statura, e molti di loro presentano sullo scheletro segni di fratture saldate.

RITUALE Quello che maggiormente ha richiamato l’attenzione degli archeologi, e che tuttora rappresenta un mistero, è il rituale usato per la sepoltura. I corpi infatti sono stati ordinatamente disposti in direzione nord-sud in posizione supina e a braccia incrociate sul petto, il che è tipico della tradizione cattolica, ricordano gli esperti messicani, sottolineando che appare molto strano il fatto che gli spagnoli abbiano seppellito i nemici indigeni con tale cura: almeno quanto sorprende – aggiungono – che gli aztechi abbiano tumulato i loro guerrieri con un rituale altrui.

dal Corriere della sera 13 febbraio 2009

Per comprare un cellulare ci vuole l’impronta

Una legge che entrerà in vigore ad aprile in Messico obbligherà gli acquirenti di cellulari a fornire le proprie impronte digitali.

[ZEUS News –  12-02-2009]

Per fermare il crescente numero di rapimenti ed estorsioni, il Messico ha approvato una legge che istituisce un registro nazionale degli utenti di telefoni cellulari, di cui saranno registrate le impronte digitali. Entro un anno le compagnie dovranno realizzare il database, le cui informazioni – se necessario e dietro ordine di un tribunale – saranno incrociate dalla polizia con quelle fornite dagli operatori telefonici: questi dovranno conservare per un anno tutte le informazioni relative alle telefonate e ai messaggi testuali e vocali. In Messico ci sono 80 milioni di telefonini, la maggior parte dei quali sono dotati di tessere prepagate acquistabili nei negozi senza la necessità di rivelare i propri dati personali. Ora sarà necessario fornire anche le impronte. Secondo i fautori della legge, che entrerà in vigore ad aprile, nel Paese operano circa 700 bande criminali, alcune delle quali orchestrano estorsioni e rapimenti dalle celle delle prigioni usando i telefoni cellulari. Non tutti credono nell’efficacia di queste misure, in primis gli operatori: essi credono che da aprile le cose non cambieranno per i criminali, mentre le compagnie si troveranno sommerse dalla burocrazia.