Aggiornamenti Febbre Suina – Messico – Riviera Maya 2

Circa le molteplici e spesso confuse comunicazioni che stanno girando in questi giorni, stiamo raccogliendo informazioni da autorevoli fonti e corrispondenti in loco; e riportiamo che


il Comunicato della Farnesina giustamente recita:

‘‘Avvisi particolari (sito viaggiare sicuri)

Messico

Diffuso il 27.04.2009.

Nelle ultime settimane si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta di origine non ancora definita particolarmente concentrati nella capitale Città del Messico. Casi isolati dell’infermità si sono registrati anche negli stati di Sonora, Baja California, Stato del Messico, Oaxaca, San Louis Potosi e Chihuahuha. Casi sospetti della stessa influenza si sono registrati, inoltre, in Nuevo Leon (1 caso), Vera Cruz (1 caso) e in Aguascalientes (4 casi). Per evitare il contagio la popolazione è stata raccomandata di evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di riporre particolare attenzione nella cura dell’igiene personale e di rivolgersi a strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali. A meno di motivi improrogabili si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità.

Messico

Diffuso il 26.04.2009.

Nelle ultime settimane si è registrato in Messico un aumento di casi di influenza acuta di origine non ancora definita particolarmente concentrati nella capitale Città del Messico. Casi isolati dell’infermità si sono registrati anche negli stati di Sonora, Baja California, Stato del Messico, Oaxaca, San Louis Potosi e Chihuahuha. Per evitare il contagio la popolazione è stata raccomandata di evitare la frequentazione di luoghi pubblici, di riporre particolare attenzione nella cura dell’igiene personale e di rivolgersi a strutture sanitarie in presenza di sintomi influenzali. A meno di motivi improrogabili si consiglia ai viaggiatori che intendano recarsi nelle zone sopra indicate di rinviare i propri programmi di viaggio in attesa che la situazione sanitaria locale torni alla normalità.’’

Quindi la Farnesina consiglia di rimandare i viaggi che toccano le zone della Capitale ed alcune del nord del Messico; non certo la Penisola dello Yucatan o altre località che distano centinaia di chilometri dalle zone interessate (il Messico è grande 7 volte l’Italia). Come riportato correttamente anche dal Corriere della Sera ed altri giornali, la Penisola dello Yucatan non è interessata da tale situazione (come pure il Chapas, lo Yucatan, Campeche ed il Guatemala).
Anzi localmente i nostri assistenti ci segnalano che i clienti che attualmente soggiornano in Riviera Maya non avvertono nulla dell’allarmismo che deriva invece da certi mass media. Ciò comporta che i clienti che soggiornano in Riviera Maya non vedono assolutamente nulla e vengono a volte inutilmente spaventati dai parenti in Italia che immaginano che le scene di intervento sanitario filmate a Città del Messico (che per altro testimoniano le misure d’intervento tese a scongiurarne la diffusione) siano la realtà delle spiagge di Riviera Maya.
Nello Stato di Quintana Roo (Cancun e Riviera Maya) la nostra responsabile in loco ha partecipato ad una riunione con le più alte cariche dello Stato, le quali hanno unicamente ribadito di evitare ingiustificati allarmismi. Anche i clienti che attualmente stanno effettuando tours in Messico stanno regolarmente seguendo i loro itinerari, dovendo solo a volte rinunciare alla visita di un teatro o a frequentare locali affollati.

Che ‘lo stato di emergenza sanitaria’ sia considerata un problema temporaneo lo conferma la Farnesina nel comunicato sugli Stati Uniti dove si rimarca che ‘non vi è allarmismo poiché i pazienti finora contagiati hanno tutti reagito positivamente alle terapie retrovirali’ per cui ci si aspetta le condizioni debbano ritornare alla normalità nelle prossime settimane. Non ponendo quindi neppure il consiglio a rimandare il viaggio negli USA.

Stati Uniti America

Diffuso il 26.04.2009. Tuttora valido.

A titolo precauzionale, le Autorità americane hanno dichiarato lo ‘‘stato di emergenza sanitario’’. La misura è legata all’aumento dei casi di influenza suina messicana confermati negli Stati Uniti (circa 20 in vari Stati: California, Texas, Kansas, Ohio e New York) che fanno temere un possibile ulteriore incremento. Di qui l’adozione di una procedura operativa standard che consente di aumentare le risorse disponibili per fronteggiare la situazione. Negli USA l’attenzione è molto alta, ma non vi è allarmismo poiché i pazienti finora contagiati hanno tutti reagito positivamente alle terapie retrovirali.

A titolo precauzionale, se colpiti da forte influenza si consiglia di non esitare a consultare un medico.



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